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Da qualche giorno é iniziata la scuola in Florida e ho avuto modo di fare alcune riflessioni sul sistema scolastico e su come possa essere luogo di scambio e sensibilizzazione verso la sostenibilità, sotto molteplici aspetti.

Questo articolo infatti vuole essere uno spunto di riflessione sia per chi é genitore e vuole introdurre i suoi figli ai temi ecologici, sia a chi é studente e vuole vivere anche la scuola/università in modo più sostenibile, sia per chi lavora nelle scuole e può proporre ai suoi studenti attività didattiche legate a questi temi.

Parto dalla mia esperienza diretta, come genitore: un mese fa ho ricevuto dalla nuova scuola di Timmy, che frequenta la seconda elementare, una lista molto dettagliata del materiale scolastico da consegnare. Nell'elenco compariva un numero decisamente alto di matite, pennarelli e altri articoli di cancelleria e altro (tra cui buste in plastica e salviette monouso) con relativi marchi specificati, che difficilmente un bambino avrebbe veramente utilizzato in un solo anno scolastico e che non rappresentavano la scelta più sostenibile che personalmente avrei scelto di seguire.

Da qui é nato il mio primo ragionamento: il corpo insegnante ha bisogno di essere chiaro e specifico nella sua lista per non rischiare che i genitori sbaglino a compare gli articoli, o non li trovino oppure comprino marche scadenti. Ho anche capito che stavo in realtà acquistando anche per quelle famiglie che non potevano permettersi la spesa dei materiali scolastici, ma soprattuto ho deciso di seguire la lista sebbene di alcuni prodotti avrei preferito fornire l'alternativa sostenibile.

 

Il percorso nella sostenibilità é pieno di compromessi e questo ne é stato un esempio: io ho deciso di portare avanti le mie scelte laddove non vado a creare polemiche che non porterebbero realisticamente ad un cambio (in questo caso non credo avrebbe avuto senso non seguire la lista o lamentarmi con l'insegnante) e ho deciso piuttosto che solleverò l'argomento all'interno del PTO (che é l'equivalente del gruppo di genitori volontari che diventano rappresentanti di classe e della scuola) per vedere se é possibile portare un cambiamento dall'interno.

 

Se invece non avete ricevuto una lista dettagliata per i vostri figli, se siete insegnanti e volete dare delle alternative sostenibili ai vostri alunni o se siete studenti all'università e potete decidere voi cosa comprare, trovate in questo video un Haulternative di articoli scolastici sostenibili, scelti da me:

 

Se siete studenti e volete iniziare un percorso nella sostenibilità, ci sono davvero tantissimi modi per iniziare e tanti aspetti che si possono, piano piano, decidere di rendere più ecologici.

Partendo da aspetti come il raggiungere la propria scuola preferendo la bici, andando a piedi oppure usufruendo dei mezzi pubblici, al porta pranzo e porta merenda lavabile (che sia in tessuto o plastica, l'importante é che sia resistente al lavaggio e non fragile come quelli in vetro), oppure comprando il più possibile libri di testo di seconda mano. Un'alternativa ai testi di seconda mano sarebbe quella di poter studiare su libri in versione digitale e allo stesso modo di poter prendere note e appunti su un computer o tablet (anche questi si possono trovare facilmente usati!) e di cercare di evitare il più possibile di riempirsi di fotocopie. Un altro consiglio per gli appunti é quello di utilizzare una penna stilografica ricaricabile a cartucce, invece che penne che devono essere buttate via una volta terminato l'inchiostro. Anche per alcuni noti marchi di evidenziatori si possono trovare le ricariche.

 

Agli studenti delle scuole superiori o universitari lascio qualche altro consiglio: potreste coinvolgere amici ed altri studenti in gruppi di discussione, oppure organizzare swaps per scambiare tra voi cose che non usate più (non solo vestiti!) ma che sono ancora in buone condizioni o anche guardare in gruppo documentari (trovate una lista dettagliata qui) per approfondire i vari aspetti della sostenibilità: dall'alimentazione, al problema della plastica, dal cambiamento climatico all'industria della moda.

 

Per chi é insegnante, il mio invito é quello di parlare e di stimolare gli studenti su questi temi: sono complessi ma non credo ci sia limite negli argomenti da trattare, qualsiasi sia l'eta dei vostri studenti. I miei consigli per voi sono simili a quelli dati poche righe sopra, agli studenti più grandi.

Si può creare un dialogo con bambini e ragazzi su temi come il riciclo, il cambiamento climatico, la moda sostenibile, etc partendo dalla visione di un documentario o dalla lettura di un articolo o anche da attività ludiche che facciano capire l'importanza dell'acqua, del risparmio energetico, etc. Credo che questo tipo di insegnamento, se portato avanti anche a scuola, possa essere utile a rendere bambini e ragazzi sensibili a temi che potrebbero non aver considerato o non conoscere propriamente.

 

Altri aspetti su cui varrebbe la pena riflettere sono, secondo me, la presenza in scuole (e uffici) di macchinette per il caffè e snack che creano molti rifiuti. Esistono anche qui delle alternative più ecologiche, che offrono un servizio di pausa caffè senza plastica e che potrebbero essere accompagnate da cestini di raccolta rifiuti differenziata, da erogatori di acqua per riempire le borracce al posto di distributori di bibite in plastica e utilizzando stoviglie lavabili nelle caffetterie scolastiche al posto delle stoviglie usa e getta. Questi consigli valgono anche per gli uffici, dove uno dei problemi principali risiede proprio nell'area caffè. Per rimanere in tema pausa pranzo e bevande, un buon consiglio é sempre quello di portarsi da casa il poi possibile, in appositi contenitori lavabili oppure utilizzando porta snack in silicone o tela cerata, che possono essere facilmente lavati e riutilizzati.

 

Se volete raccontare la vostra esperienza o aggiungere altri consigli, vi aspetto nei commenti!

 

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